LA RELAZIONE D’AIUTO NEL PROCESSO DEL MORIRE (1)
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28/05/2012 – La formazione dello psicologo/psicoterapeuta si fonda su tre fattori essenziali: l’apprendimento teorico, il processo di formazione personale e la supervisione.
Il modo di combinare tra loro questi fattori porta a differenziare due modalità formative diverse, da una parte quella esperienziale (s’impara intraprendendo un percorso di terapia personale e sperimentandosi nell’offrire sostegno prima ai colleghi della formazione e poi alle persone che lo richiedono mentre si è seguiti in supervisione); dall’altra l’apprendimento teorico, intellettuale o discorsivo, fondato sul leggere, studiare, riflettere e confrontarsi su temi quali diagnosi, modalità di intervento, fondamenti della relazione psicologico-psicoterapeutica e così via.
28/03/2012 – I codici deontologici, come ogni normativa, sono delle “mappe” e si fondano su principi e norme di autodisciplina che emergono, come astrazioni, dalla pratica e dal confronto delle diverse esperienze professionali a tutela della comunità professionale e a garanzia della qualità dei servizi prestati.
Come ogni codificazione, tali testi sono espressione della cultura e dei costumi prevalenti (lat. mores, da cui morale). Essi, e tutto il più ampio contesto normativo che li precede e li accompagna, non possono, in quanto tali, che cristallizzare l’attività professionale in norme generali ed astratte che, per loro natura, ignorano il flusso evolutivo nel quale ogni evento umano è immerso e dal quale trae significato.
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