Il carattere e il lutto. L’integrazione della perdita nello stile del carattere
di G. Paolo Quattrini Direttore Scientifico Istituto Gestalt Firenze ...
Gestalt Blog / La Rivista / Numero 38-39
di G. Paolo Quattrini · Published 4 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
di G. Paolo Quattrini Direttore Scientifico Istituto Gestalt Firenze ...
di G. Paolo Quattrini · Published 4 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
di G. Paolo Quattrini Direttore Scientifico Istituto Gestalt Firenze ...
di Simone Stacchini · Published 4 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
di Simone Stacchini Chinesiologo specializzato – MORPHÈ LAB Pubblicato sul...
di G. Paolo Quattrini · Published 4 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
Abstract: Al contrario di quanto normalmente si faccia in Gestalt, cioè parlare di terapia IN gruppo, sottolineando quanto l’approccio sia focal- izzato sull’individuo senza spostare l’attenzione sulle dinamiche di gruppo, in questo articolo invece Quattrini mette in evidenza quali siano le risorse del campo (inteso nel senso di Lewin) e le tecniche final- izzate a creare e sviluppare i processi di crescita dell’individuo all’interno di un contesto gruppale.
di Valentina Barlacchi · Published 4 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
L’uso dell’approccio della Gestalt fenomenologico esistenziale in contesti culturali non occidentali permette, attraverso la mediazione artistica, la scoperta di linguaggi universali basati sull’espressione del mondo interno. In particolare, in ques- to articolo, vengono illustrate alcune modalità di lavoro utilizzate in Thailandia che hanno permesso agli autori di creare setting formativi efficaci e possibilità di lavoro terapeutico oltre le barriere delle differenze linguistico-culturali.
The use of the existential phenomenological Gestalt approach in non-Western cultural contexts allows, through artistic mediation, the discovery of universal languages based on the expression of the internal world. In particular, in this article, some working meth- ods used in Thailand are illustrated which have allowed authors to create effective edu- cational settings and possibilities for therapeutic work beyond the barriers of linguistic- cultural differences.
Keywords: Gestalt Therapy, Thailand, educational programs, emotions, artistic media- tion.
di Valentina Barlacchi · Published 3 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
di Valentina F. Barlacchi Psicoterapeuta e Direttrice Didattica IGF Pubblicato...
di Emanuele Gatti · Published 3 Dicembre 2019 · Last modified 16 Novembre 2023
Abstract: Da alcuni anni si assiste, in ambito accademico e nella cultura popolare, all’esplosione di un marcato interesse per la tematica delle emozioni, con un’enfasi sulla ricerca della felicità. Ciò ha portato alla diffusione di una narrativa sociale che potremmo definire una “retorica della felicità”, sostenuta dal pensiero positivo di ma- trice americana e dalla psicologia positiva. Tra le conseguenze di questo fenomeno, vi sono sia un’errata concettualizzazione delle emozioni positive e negative come fat- tispecie vicendevolmente escludentesi, sia una tendenza all’evitamento delle emozi- oni negative attraverso una ricerca del piacere edonico. C.G. Jung , attraverso la di- namica degli archetipi e il processo di individuazione, ha sia messo in guardia dal pericolo di un’identificazione con i miti del collettivo, sia ribadito l’importanza dell’emersione e dell’integrazione delle diverse parti dell’Io, anche quelle più oscure, nel processo di maturazione della personalità. Il presente lavoro interroga dunque l’opera di Jung per ricavarne delle ipotesi di risposta su alcuni interrogativi relativi alla relazione tra le emozioni positive e negative, il benessere e i processi di crescita dell’individuo.
For some years now, in the academic field and in popular culture, there has been an explosion of the interest in the theme of emotions, with an emphasis on the pursuit of happiness. This led to a social narrative spreading, which we could define a “rhetoric of happiness”, supported by American positive thinking and by positive psychology. Among the consequences of this phenomenon, there is both a mistaken conceptualization of positive and negative emotions as a case of mutual exclusivity, and a tendency to avoid negative emotions through a search for hedonic pleasure. C. G. Jung, through the dy- namics of the archetypes and the process of individuation, has both warned of the dan- ger of identification with the myths of the collective, and reiterated the importance of the emergence and integration of the different parts of the Ego, the darkest ones included, in the process of personality maturation. The present work interrogates Jung’s work in or- der to derive possible answers to some questions about the relationship between positive and negative emotions, well-being and the individual growth processes.
Parole chiave: Individuazione, Ombra, Felicità, Emozioni negative, Emozioni posi- tive, Integrazione.
Keywords: Individuation, Shadow, Happiness, Negative Emotions, Positive Emotions, Integration.
Angela Angelastro è psicoterapeuta e poetessa. Inizia a...
È uscito il nuovo numero di Formazione IN Psicoterapia, Counselling, Fenomenologia....
di G. Paolo Quattrini · Published 4 Dicembre 2018 · Last modified 4 Dicembre 2022
La visione fenomenologica di un manifestarsi del mondo senza una necessaria struttura sottostante diventa agibile con l’idea del vuoto fertile, un vuoto in cui si manifestano autonomamente forme nuove: è chiaro che per avvicinarsi a questo ci vuole un grande rispetto per il fenomeno, che non deve sottostare a nessuna regola previa (se sento questo sento questo, non sento questo perché). Il pragmatismo imperante per una gestione funzionale del mondo tende a non assecondare quello che c’è a vantaggio di quello che ci dovrebbe essere, e una posizione fenomenologica richiede molta disciplina dell’attenzione: è quello che si chiama indifferenza creativa.
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