INformazione Numero 46

Numero 46, ci avviciniamo al 50! 

Numero che anticipa una nuova serie di iniziative che la rivista sta prendendo e di cui adesso accenniamo solo una introduzione: dalla trasformazione in digitale avvenuta ormai 10 anni fa, la rivista si farà anche multimediale con l’apertura di un Podcast sui suoi ormai sterminati contenuti! A breve ne vedremo delle belle e avremo bisogno del sostegno dei lettori (che diverranno anche forse ascoltatori). Stay tuned!

Numero caldo quindi, come l’estate che avanza e che mette lo sguardo su questioni sensibili come la consapevolezza, la coscienza e la cosiddetta Mindfulness.

Il numero si apre infatti con un articolo dal titolo provocatorio di Pierluca Santoro, l’”Errore di Jon Kabat-Zinn”, che apre ad una riflessione importante, non solo sul senso delle parole che usiamo correntemente, come Mindfulness appunto, ma sull’origine dei concetti che esprimono e sui riverberi che hanno inevitabilmente sulla società, a partire dal loro portato etico per finire con quello scientifico. 

La nostra cara Anna Ravenna continua mettendo l’accento invece su un’altra parola inglese come awareness e sui riferimenti che può avere oggi nella teoria e nella pratica della psicoterapia della Gestalt. Paolo Quattrini, come sempre, dà sfondo alla provocazione intellettuale con un contributo evocativo sul senso dell’uso delle metafore e dell’astrazione nella comunicazione artistica e ovviamente in quella psicologica. Il nostro Andrea Duranti ci riporta all’etimologia della parola coscienza con un articolo storico-filosofico soprattutto di ambito fenomenologico. E chiude il cerchio di questo sguardo ai concetti e alle parole che usiamo correntemente e di cui spesso ci perdiamo il valore e il senso, un altro importante articolo di Paolo Quattrini dal titolo quasi enciclopedico “le funzioni della parola”. 

Ma non finisce qui.

Altri due contributi arricchiscono il numero di evocazioni e interpretazioni personali del reale psicologico contemporaneo, come quello di Lino Carriero sulla “forma corporis” e quello ormai consueto del nostro Leonardo Liberati sull’Olismo.

Chiude poeticamente, anche questa volta, la rubrica Gestalt in Versi curata dalla nostra Betti De Stefano Silvestri che ricordiamo avere un suo spazio autonomo sul sito e una sua uscita su Facebook anticipatamente rispetto al numero complessivo. Questa infatti è la Sesta Uscita e la trovate separatamente anche qui (link: https://rivista.igf-gestalt.it/gestalt-in-versi-sesta-uscita/)

Come sempre buona lettura!