Categoria: Numero 25

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QUANDO IL NOSTRO AMICO SE NE VA

Osservazioni e consigli di una psicologa psicoterapeuta su come affrontare la perdita di un animale domestico. L’elaborazione del lutto di un animale è un processo che richiede delle fasi necessarie a prendersi cura anche di se stessi.

Abstract: Observations and advice from a psychotherapist psychologist on how to deal with the loss of a pet. The mourning of an animal is a process that requires the necessary steps to take care also of ourself.

Keywords: Animali, perdita, lutto, elaborazione.

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LE DINAMICHE DI GRUPPO

In un gruppo di terapia o di addestramento, spesso il trainer acquisisce in maniera indebita la posizione di leader: questo porta a una concezione della terapia come un’esperienza in cui il leader, come un buon monarca, offre un tipo di organizzazione apprezzabile, da cui ogni membro prende i vantaggi di cui ha bisogno. Per realizzare un cammino terapeutico bisogna uscire a questo impasse. In un gruppo organizzato democraticamente bisogna riconoscere a chiunque il diritto di sentire, di pensare e di esprimere quello che vuole, nei rispetto dei limiti e degli accordi condivisi rispetto all’agire.

Abstract: In a therapy or training group, the trainer often unduly acquires the position of leader: this leads to a conception of therapy as an experience in which the leader, like a good monarch, offers an appreciable type of organization, from where each member takes the benefits he needs. To achieve a therapeutic journey, one must get out of this impasse. In a democratically organized group it is necessary to recognize everyone the right to feel, to think and to express what he wants, respecting the shared limits and agreements concerning the acting.

Keywords: gruppo, leadership, psicoterapia, espressione, democrazia.

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IL PESO DELLA CURA: MEMORIE SOSPETTE E TANATOPOLITICA

il presente elaborato tenta di mettere in luce l’esperienza clinico-antropologica maturata presso l’INMP nel lavoro di cura con persone richiedenti e titolari di protezione internazionale. Le espressioni di disagio manifestate da queste persone frequentemente sono riconducibili alle difficili condizioni di accoglienza cui sono sottoposte in Italia, ad episodi di violenza accaduti nei Paesi di origine o durante il viaggio nei Paesi di transito. Il setting clinico diventa per la persona richiedente asilo uno spazio di riconoscimento della soggettività, un canale espressivo, narrativo e relazionale mediante cui ri-presentificarsi.

Abstract: this paper attempts to highlight the clinical-anthropological experience gained at INMP in the care work with requesting persons and holders of international protection. The expressions of unease manifested by these people are frequently due to the difficult reception conditions they are subjected to in Italy, to episodes of violence that occurred in the countries of origin or during the journey in transit countries. The clinical setting becomes for the person requesting asylum a space of recognition of subjectivity, an expressive, narrative and relational channel through which to re-present.

Keywords: rifugiati, cura, corporeità, politiche migratorie.

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TESTIMONIANZE: IL CAMMINO DI SANTIAGO

Una testimonianza di un viaggio particolare: il cammino di Santiago, in un’ottica non strettamente religiosa. L’autrice parla dei ‘doni’ interiori che ha ricevuto durante quest’esperienza.

Abstract: A testimony of a particular journey: the journey of Santiago, in a not strictly religious perspective. The author speaks of the inner ‘gifts’ she received during this experience.

Keywords: Santiago, cammino, viaggio, esperienza, testimonianza.

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AD OGNI VITA LA SUA MUSICA

nel lavoro terapeutico le caratteristiche della musica diventano la metafora delle caratteristiche della persona, dei suoi vissuti, delle sue polarità e del suo modo di stare al mondo. Attraverso il fare musica, quindi, la persona può contattare, esprimere ed integrare le sue polarità. In terapia si può inoltre usare la musica come metafora del cambiamento e dell’individuazione personale: dalla ‘solita musica’ alla ‘musica che voglio’.

Abstract: in the therapeutic work the characteristics of music become the metaphor of the characteristics of the person, his experiences, his polarities and his way of being in the world. Therefore, through making music, the person can contact, express and integrate his polarities. In therapy music can also be used as a metaphor for change and personal individuation: from the ‘usual loop’ to ‘the music I want’.

Keywords: musica, integrazione, espressione, polarità, individuazione, musicoterapia, psicoterapia.

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DI LUPI, TERRITORI, BATTAGLIE E DIFESE

Alcune riflessioni a proposito di rabbia ed aggressività per un utilizzo del movimento in psicoterapia. Se una la persona è disposta ad incontrare i contenuti emotivi più difficili e passa da uno stato di immobilità ad uno di movimento può attivare e mobilitare in modo diverso l’energia aggressiva, e può quindi esprimerla anziché agirla compulsivamente.

Abstract: Some thoughts about anger and aggression for the use of the movement in psychotherapy. If a person is willing to meet the most difficult emotional contents and moves from a state of immobility to one of movement, then the person can activate and mobilize the aggressive energy differently, and can therefore express it rather than act compulsively.

Keywords: rabbia, aggressività, movimento, espressione, psicoterapia.

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CORPO IN MOVIMENTO, CORPO IN RELAZIONE

ascoltare il proprio corpo e decidere che direzione dare al proprio movimento, è un modo per danzare basato sull’improvvisazione. Il movimento in questo caso nasce da un bisogno, da un’intenzione profonda, e danzare diventa una pratica di presenza a se stessi che apre uno spazio per accorgersi, riconoscere e dare una forma a questa intenzione. Alcune pratiche di danza contemporanea, come la Danza Sensibile , hanno sviluppato un percorso di educazione all’ascolto di grande efficacia, che facilita l’incontro con se stessi e gli altri. Il tempo e lo spazio diventano tempo e spazio vissuto, ed è possibile sentire chiaramente la nascita del movimento che sale dalle profondità dell’essere verso il mondo, in relazione al mondo. Attraverso questa pratica è possibile imparare ad accogliere quello che emerge da se stessi senza giudicarlo esattamente come nel lavoro della Gestalt.

Abstract: listening to your body and deciding which direction to give to your movement is a way to dance based on improvisation. The movement in this case arises from a need, from a deep intention, and dancing becomes a practice of presence to oneself that opens a space to realize, recognize and give shape to this intention. Some contemporary dance practices, such as the Sensitive Dance, have developed a highly effective listening education pathway that facilitates an encounter with oneself and others. Time and space become time and lived space, and it is possible to clearly feel the birth of the movement that rises from the depths of being towards the world, in relation to the world. Through this practice it is possible to learn to accept what emerges from oneself without judging it exactly as in Gestalt work.

Keywords: danza, corpo, movimento, Danza Sensibile, espressione.

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DALL’INCONTRO FERITO ALL’INTIMITA’ SOSTENIBILE

La psicoterapia della Gestalt può aiutare chi vive la realtà della droga a prendere contatto con una realtà diversa e può fornire gli strumenti per sopportare il dolore, trasformarlo e permettere rapporti con gli altri nel mondo che non sono percepiti come scottanti, insopportabili, frustranti.

Abstract: Gestalt psychotherapy can help those who live the reality of drugs to make contact with a different reality and can provide the tools to withstand pain, transform it and allow relationships with others in the world that are not perceived as burning, unbearable, frustrating.

Keywords: tossicodipendenza, droga, sostanze, terapia, intimità, ciclo del contatto.